#Focus – Comunità. Turismo industriale: a Prato le fabbriche raccontano storie

Palcoscenico e racconto allo stesso tempo, emozioni e storie: quelle di una città che sul tessile ha costruito a lungo la sua fortuna. Le fabbriche di Prato e provincia, le più antiche come le moderne, diventano l’oggetto di una nuova esperienza di viaggio. Un appuntamento ogni ultimo fine settimana del mese. “Un’idea molto originale, per un itinerario diverso non solo di archeologia industriale ma che racconta una realtà economica tuttora viva” commenta il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Questo andare in fabbrica come in un museo – si sofferma – può essere un modello anche per altri distretti industriali”.

“Si tratta di un progetto che parla di noi: siamo noi, ci rappresenta con la nostra cultura – spiega il sindaco di Prato, Matteo Biffoni – E quando poi il turista arriva in città può esplorare molto altro: Filippo Lippi, Palazzo Pretorio, l’arte contemporanea del Pecci”.

Non è la prima volta che il territorio laniero per eccellenza della Toscana si adopera nel portare i turisti in fabbrica: fu già fatto circa venti anni fa, ma la proposta si limitava allora alla promozione dello shopping negli empori aziendali. Stavolta invece è stato confezionato un prodotto turistico molto articolato: le manifatture, storiche e d’avanguardia, diventano teatro, ospitano eventi e provano a raccontare storie ed emozioni, prendendo per mano il turista e portandolo a esplorare il più grande distretto tessile d’Europa. Un viaggio per appassionati di architettura industriale, architettura, moda e design in un polo fortemente innovativo, cresciuto sul recupero delle materie prime e dove l’arte del riciclo – con il cardato, lavorando ‘cencì di lana provenienti da tutto il mondo – parte da lontano, dal Medioevo. È questo il nuovo prodotto turistico tenuto a battesimo in via sperimentale a fine 2021 – positive le risposte – e che, con il 2022, vuole riproporsi più strutturato, con un programma di laboratori creativi per grandi e piccini, spettacoli ed appuntamenti già in calendario fino a maggio e che poi riprenderà dopo l’estate.

Una nuova frontiera: qualcosa sicuramente nuovo nell’offerta regionale, per attrarre turismo nazionale e internazionale. Un’esperienza di visita esclusiva in luoghi industriali suggestivi e ricchi di fascino. Un progetto immersivo ed esperenziale che arrichisce l’offerta turistica dell’area pratese caratterizzata fino ad oggi, oltre che dai percorsi tra chiese, musei e ville medicee, dall’arte contemporanea (con il Centro Pecci), da cammini naturalistici (dalla Via della lana e della seta alla Via medicea), dall’enogastronomia (i vini Doc e Docg di Carmignano e prodotti Slowfood come la mortadella di Prato, i fichi secchi di Carmignano, le pesche di Prato o i cantucci con la mandorla) o dall’archeologia etrusca.

Tipo Prato è un modello di turismo contemporaneo: un dentro e fuori dalle fabbriche, tra eventi culturali, spettacoli, trekking urbano e momenti per le famiglie, nella città del Museo del Tessuto, del Centro Pecci e del Mumat – Museo delle macchine tessili di Vernio, modello di imprenditorialità, cura dell’ambiente e progettazione culturale. Ogni sabato dell’ultimo fine settimana del mese Tipo proporrà spettacoli in luoghi della produzione tessile solitamente non aperti al pubblico; la domenica ci si muoverà invece sul territorio, per scoprire il patrimonio di architettura industriale e di ex fabbriche rigenerate con progetti di innovazione urbana. In programma anche laboratori didattici per bambini al Museo del tessuto, al Centro Pecci e al Mumat.

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