#Focus – Comunità. Smartrekking: lavoro e arrampicate per destagionalizzare la montagna

Foto tratta dal gruppo Facebook Smartrekkers

Pandemia e lavoro in casa hanno generato una richiesta di spostamenti che potesse mettere assieme una vacanza, un’attività fisica e una quiete mentale con la possibilità, comunque, di lavorare. Stanno venendo fuori, su questo tema, una miriade di iniziative e attività. Tra le più energiche e recenti, ecco gli smartrekkers. Come base un rifugio, all’ombra delle montagne. Tra boschi e aria fine. Ma un rifugio che abbia spazio e connessione wifi per gli smart workers, arrampicatori o escursionisti.

I requisiti? Oltre ad avere la banda larga, per questo nuovo tipo di ospitalità, è necessario poter offrire spazi di lavoro. Questo il parere di Mario Fiorentini, presidente dell’Associazione Gestori di rifugi alpini, nonché gestore del Città di Fiume: “Il rifugio è un presidio di montagna che è organizzato per una accoglienza finalizzata all’escursionismo tradizionale ma si può anche proporre qualcosa che vada oltre un buon piatto e un letto al di là del collegamento e dei gigabyte. È necessario che la struttura sia adatta, servono camere dedicate a chi si ferma per, magari, camminare al mattino e lavorare al pomeriggio.”

Una interessante opportunità anche per quei rifugi che non si trovano lungo le Alte Vie o che, comunque, risultano defilati dal grande flusso del turismo montano. Per tutti, l’obiettivo è quello di destagionalizzare e puntare su un turismo fuori stagione in grado di attirare questi lavoratori da remoto appassionati di montagna: “L’autunno sarebbe ideale per tutti i rifugi, anche i più piccoli. Con questa modalità di frequentazione si può offrire un’opportunità diversa, un servizio accessorio, destagionalizzando”.

Alcuni rifugi, in provincia di Belluno, stanno già sperimentando forme alternative di attrazione: incontri culturali, conferenze sulla montagna, cori e concerti. Tra questi c’è il rifugio Pietro Galassi alla forcella Piccola dell’Antelao (2018 m. in Comune di Calalzo di Cadore). È il referente del gruppo gestori, Francesco Abbruscato, a raccontare l’esperienza: “I rifugi stanno modificando il loro ruolo storico. Sono sempre meno punto di partenza per ascensioni in roccia, sempre più, invece, punto di arrivo per escursionisti, tappa di vagabondaggi dolomitici. Oggi, con le previsioni meteo a portata di smartphone solo i pigri si fanno sorprendere dal mal tempo. Però il rifugio può essere ancora un luogo dove rifugiarsi dove ritrovare un rapporto sociale. Un luogo dove potersi fermare o continuare i propri impegni, cambiando lo sfondo naturale. Noi ci stiamo provando da qualche anno mettendoci al servizio di ordini professionali che vogliono svolgere in quota i propri corsi di formazione.”

Foto tratta dal gruppo Facebook di Smartrekking

Ecco i primi cinque rifugi italiani che si sono già attivati per accogliere gli smart workers. Per aggiornamenti costanti: https://www.facebook.com/groups/smartrekkers

Rifugio Toesca (1710 m). È il rifugio con wifi più vicino a Torino ed è uno dei pochi con ripetitore wifi da esterno per lavorare anche all’aperto, dalla sua terrazza, o all’ombra di un larice, o nel prato, o vicino al torrente… https://www.facebook.com/groups/smartrekkers/permalink/452433152697835

Rifugio Viperella (1806 m). Questo rifugio immerso nelle faggete in provincia di Frosinone dispone anch’esso di wifi da esterno, è di facile accesso e ammette anche gli animali: https://www.facebook.com/groups/smartrekkers/permalink/431639871443830/

Rifugio Pietro Crosta (1751 m). Porta d’ingresso alla meravigliosa Val d’Ossola, questo rifugio non solo ospita gli smartrekkers ma i suoi gestori stanno anche pianificando un’intera Alta Via da percorrere lavorando da remoto per rifugi ed alpeggi. https://www.facebook.com/groups/smartrekkers/permalink/334301127844372/

Rifugio Zoia (2021 m). È il primo rifugio italiano che quest’inverno ha proposto pacchetti pensati appositamente per gli smart workers, dormendo in camera singola ed usufruendo addirittura di una sauna panoramica con vista sull’alta Valmalenco: https://www.facebook.com/groups/smartrekkers/permalink/462697698338047/

Rifugio De Gasperi (1767 m). È il primo rifugio in Friuli ad invitare apertamente gli escursionisti a lavorare da remoto quest’estate: https://www.facebook.com/groups/smartrekkers/permalink/463386688269148/

 

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