#IoSonoCampus. Meet Tourism Lucca 2020: un turismo sostenibile per guardare al futuro

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Anche dentro alle nebbie generate dalla pandemia che ha prodotto e sta continuando a determinare chiusure, limitazioni negli spostamenti e complessità all’interno delle stesse relazioni sociali, si progetta il dopo, si alimentano il pensiero, l’immaginazione, il senso della scoperta, si definiscono strategie e si pensa al futuro di un settore, come quello del turismo che, soprattutto nel nostro paese, rappresenta il più importante vettore economico e di definizione strutturale della nostra stessa identità culturale. E lo si fa con il racconto delle nuove tendenze e degli sviluppi del mercato turistico sia in Italia che in Europa, avendo cura di attraversare i territori di attenzione e rapporti che il turismo oggi sta sviluppando, soprattutto per quanto riguarda la valorizzazione dei borghi e le relazioni con la comunità ospitante. Giovedì 12 e venerdì 13 l’appuntamento è online al Meet Tourism Lucca, il meeting internazionale per la scoperta e la valorizzazione dei percorsi culturali e delle destinazioni di eccellenza europee: basta accedere in modo gratuito registrandosi a meetourism@gmail.com.

Si comincia alle 9.30 con gli interventi di apertura che, dopo l’introduzione dei fondatori del Meet Tourism Sabrina Busato e Alberto D’Alessandro, vedono partecipare il Presidente della Fondazione Campus di Lucca Salvatore Veca, Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana e l’Assessore Infrastrutture mobilità e governo del territorio Stefano Baccelli, Francesco Palumbo, Direttore Toscana Promozione Turistica, il Responsabile Turismo Anci Toscana e Sindaco di Montepulciano Michele Angiolini, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e il Senatore Andrea Marcucci. Alle 10.15 la prima sessione dedicata alle nuove tendenze e agli sviluppi del turismo in Italia, seguita da quella dedicata al turismo internazionale, all’hospitality e ai nuovi mercati in crescita secondo le parole chiave di quest’anno: “rigenerazione”, intesa come recupero, riutilizzo, nuova destinazione, “sostenibilità” non solo nell’accezione ambientale, ma anche finanziaria, etica e del benessere, “comunità” a connotare tutte quelle relazioni e connessioni che caratterizzano le nuove forme di turismo, “accessibilità” nel senso più ampio del termine: tecnologie, risorse economiche e fruibilità turistica per persone con esigenze speciali. Si parla, quindi, del turismo di comunità che rappresenta uno dei nuovi approcci alla progettazione turistica, del turismo nei borghi e nelle aree interne all’insegna della sostenibilità, della sicurezza e dello sviluppo dei territori anche in funzione di servizi come la connessione alla rete. Si parla di cohousing e di recupero del patrimonio dismesso nella logica di creare un’accoglienza diversificata, come base per un dialogo generazionale e per una nuova vivibilità di questi luoghi che diventano habitat ideale per produzioni culturali all’insegna della sostenibilità. E si parla di quei precursori del turismo slow e green, delle modalità di narrazione del territorio attraverso le esperienze e le nuove relazioni che sono i cammini.

Sempre giovedì 12, alle 12.30, c’è la presentazione della National Academy degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa: un ciclo formativo, adattato alla specificità del nostro paese, che forma persone in grado di lavorare per il riconoscimento e la valorizzazione degli itinerari culturali. Come l’European Route of Historic Gardens, l’itinerario europeo dei giardini storici, un patrimonio artistico e naturale che genera un’offerta culturale e turistica di alta qualità di cui fanno parte in Italia la Reggia di Caserta, Villa d’Este a Tivoli, i Giardini di Boboli a Firenze e il Giardino storico Garzoni a Collodi. Venerdì 13, invece, è la volta degli itinerari culturali europei: buone pratiche e nuovi candidati. Come, per esempio, la Liberation Route, la cui rappresentanza in Italia è gestita dal Comune di Lucca, che tocca il tema della II guerra mondiale, un modo diverso di fare turismo in grado di generare un coinvolgimento emozionale forte. Il progetto ha tra gli obiettivi principali la promozione dei luoghi della memoria e un’offerta culturale e turistica per l’accessibilità ai luoghi che hanno conosciuto gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. Un altro esempio importante è quello che riguarda l’European Route of Industrial Heritage che si basa sul recupero di vecchi edifici industriali come luoghi di cultura e di racconto e che annovera solo in Toscana circa una ventina di siti aderenti per celebrare sia le comuni radici culturali europee sia le specifiche diversità, promuovendo al contempo il patrimonio industriale europeo. Il pomeriggio di venerdì è dedicato a un’approfondita riflessione sulle linee guida del turismo nell’era della pandemia, stimolo di riflessione su etica, comunità e cultura: il turismo del futuro non potrà prescindere, infatti, dal valorizzare il rapporto con l’ambiente coniugando l’aspetto estetico con quello etico. Proseguono, inoltre, le attività di formazione di Meet Tourism Lucca in collaborazione con Fondazione Campus e WHAD, che in un momento difficile mettono a disposizione strumenti gratuiti di aggiornamento professionale. Le attività sono incentrate sulle reti di servizi per fare accoglienza diffusa e di qualità nella direzione di servizi accessibili a tutti, nel rispetto del dialogo interculturale e dei nuovi turismi.

Meet Tourism Lucca, meeting internazionale itinerari culturali e destinazioni di eccellenza è un evento, quest’anno in modalità virtuale, che nasce sotto l’Alto Patronato del Parlamento Europeo, con la collaborazione della Commissione Europea, dell’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Lucca, Anci Toscana, il supporto di Toscana Promozione Turistica e la collaborazione di Fondazione Campus di Lucca.

 

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