#Focus. Turismo e itinerari. La Regione Toscana entra in Liberation Route per valorizzare i percorsi della Resistenza

La Regione Toscana aderisce a Liberation Route Italia (LRE Italia), associazione nata nel 2019 con l’obiettivo di valorizzare nel nostro Paese, legando turismo, storia e memoria, gli itinerari, i sentieri, i percorsi della Resistenza e delle forze Alleate durante la Liberazione dal nazifascismo. LRI è l’articolazione italiana di Liberation Route Europe, fondazione europea che ha messo in rete musei, luoghi, teatri di battaglia, monumenti, testimonianze di sopravvissuti per raccontare attraverso percorsi turistici, visite guidate, eventi e celebrazioni la Seconda Guerra Mondiale.

Con il decisivo supporto dell’Unione Europea e il riconoscimento del Consiglio d’Europa, Liberation Route ha dato vita a un itinerario di oltre 3mila chilometri che collega le principali regioni di nove Paesi europei lungo l’asse seguito dalle Forze Alleate nel 1943-1945. Ora punta a estendersi anche nel sud Europa, passando nel nostro Paese dalla Linea Gotica fino alla Sicilia. “Con la partecipazione a Liberation Route – spiega l’assessore regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini, che ha proposto in giunta la delibera per l’adesione – arricchiamo il nostro lavoro sulla memoria e sulla promozione del valori della pace, che alla luce della tragica invasione dell’Ucraina, ricorda ancora una volta la sua importanza. Potremo sviluppare numerose occasioni di integrazione tra turismo, storia e cultura che aumenteranno le conoscenze diffuse sulla Seconda Guerra Mondiale, attrarre l’interesse di un vasto pubblico desideroso di conoscere questo patrimonio e costituire un ulteriore veicolo di trasmissione della memoria a disposizione dei più giovani e delle attività didattiche nelle nostre scuole”.

“Siamo ben consapevoli, soprattutto in Toscana, – spiega l’assessore regionale al turismo e alle attività produttive Leonardo Marras – che il turismo storico e sostenibile può creare posti di lavoro e sviluppo. La lezione della via Francigena è emblematica. La partecipazione a Liberation Route rappresenta una bella sfida per far crescere un’offerta di alto profilo che ci consentirà di valorizzare luoghi e territori che nel corso del tempo sono stati oggetto di abbandono o trasformazione”. Liberation Route Italia vede tra i membri fondatori i Comuni di Lucca, Capannori, Borgo a Mozzano, il Museo della Pace di Sant’Anna di Stazzema, il consorzio di guide turistiche Turislucca. Ne fa parte anche l’Istituto nazionale Parri ed è presieduta da Paolo Bongini, tra i principali animatori della riscoperta della Via Francigena e già dirigente del settore turismo della Regione Toscana.

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