#Focus – Comunità. Sulle colline pisane la filiera turistica de La Valle dei Profumi

Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

La lavanda spinge nuove filiere, per la didattica e per il turismo. La Provenza d’Italia si trova a Pisa e più precisamente tra le dolci colline di Santa Luce dove, grazie al progetto La Valle dei Profumi, la coltivazione di questa pianta ha sviluppato una vera e propria filiera delle erbe officinali, diventando un importante strumento di integrazione al reddito per molte piccole imprese agricole. La lavanda viene coltivata dalle aziende agricole e trasformata in oli essenziali destinati a molti settori, dalla cosmetica all’alimentazione. Ma nel corso degli anni è diventata molto di più. Attorno ai lavandeti le aziende agricole hanno sviluppato, in parallelo, nuove filiere, ma anche didattica e turismo.

Un’esperienza pionieristica, che risale al 2015, e che ha sicuramente contributo attraverso lo strumento del Piano Integrato di Filiera della Regione Toscana al boom toscano della lavanda. Secondo una stima di Coldiretti Pisa le superfici destinate alle erbe officinali sono decuplicate nell’ultimo decennio così come le aziende che progressivamente hanno convertito o destinato parte dei terreni, anche incolti, alla produzione di lavanda. L’esempio della Valle dei Profumi è tra i più interessanti a livello nazionale: oggi gli ettari destinati alla lavanda sono complessivamente diciotto dai due iniziali. Un trend confermato anche nel resto della Toscana dove, secondo una stima della principale organizzazione agricola, le aziende che si sono specializzate nella coltivazione della lavanda sono almeno un centinaio per circa 250 ettari coinvolti.

Ha spiegato Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa e Presidente Coldiretti Toscana: “Le potenzialità del settore sono notevoli così come i campi di applicazione delle erbe officinali ed in particolare per la lavanda che è tra erbe officinali più coltivate in Toscana diventate nel frattempo anche un interessante strumento di promozione e turismo del territorio. In questi giorni, nelle colline pisane, e così come nel resto dei territori della nostra regione vocati alla lavanda, arrivano turisti e appassionati per fare passeggiate nei profumati campi colorati di viola. È nato un vero e proprio turismo attorno alle erbe officinali con le aziende che hanno sviluppato attività didattiche e iniziative di intrattenimento”. In Toscana i lavandeti panoramici, da fotografare, sono sparsi in tutte le province. Si trovano oltre che a Santa Luce Orciano, in provincia di Lucca e più precisamente a Massarosa sulle rive del Lago di Massaciuccoli grazie al progetto delle Vie delle Erbe, in Maremma, provincia di Grosseto, e più precisamente a Civitella Marittima. E poi in terra di Siena, in piena valle del Chianti, sulle colline di Fonterutoli e a Castellina in Chianti e così ad Arezzo, a Castelfranco di Sopra.

 

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