Focus – Sostenibilità. Abitanti e flussi turistici: l’equilibrio di un turismo sostenibile nel progetto Tourism Friendly Cities

Immagine tratta dal sito di URBACT

Promuovere un turismo articolato che cerchi di trasformare la sfida della sostenibilità in un veicolo di crescita è la spinta che molte città del mondo, non solo europee, stanno cominciando a intraprendere in equilibrio tra il tentativo di attrarre numeri sempre più grandi di turisti e la necessità di preservare il patrimonio storico, naturale ed estetico del territorio. La riflessione sul delicato terreno di incontro tra la qualità della vita dei residenti e gli standard, oltre che le esigenze, sempre più elevati richiesti dal settore turistico e alberghiero, richiede competenze approfondite tanto nella pubblica amministrazione quanto nel settore privato.

In questa terra di mezzo, si moltiplicano progetti e idee che operano sulla sostenibilità dei flussi e nella gestione turistica nelle aree urbane. Genova, per esempio, si è presa il ruolo di capofila all’interno del network di dieci città europee che sono coinvolte nel progetto Tourism Friendly Cities, dedicato al turismo sostenibile inteso come strumento di crescita economica, sociale e ambientale. Finanziato dal programma URBACT, il progetto Tourism Friendly Cities mira a esplorare in che modo il turismo possa e debba essere sostenibile riducendo il suo impatto negativo nei vari quartieri della città e nelle zone che più soffrono il sovraffollamento. L’obiettivo è quello di sviluppare strategie condivise all’interno del contesto cittadino, grazie a un lavoro congiunto con tutti gli stakeholder coinvolti, che porti a soluzioni ed esperienze in un bilanciamento tra le esigenze della comunità e la promozione del turismo grazie a uno sviluppo urbano sostenibile per l’ambiente, la società e l’economia locale.

Tutte le città hanno bisogno di una pianificazione che renda compatibile la crescita con la sostenibilità sociale e ambientale: in questo senso, il capoluogo ligure, con i suoi 2.300.000 pernottamenti all’anno e un tasso di crescita annuo medio del 4% degli ultimi 7 anni, è nella fascia alta delle destinazioni turistiche emergenti europee. Un dibattito proficuo e partecipato all’interno dei confini cittadini, arricchito dalle esperienze e dagli scambi con le altre città europee coinvolte ha come obiettivo quello di costruire una pianificazione urbanistica intelligente che prevenga i fenomeni di over-tourism di cui soffrono già tante amministrazioni. L’Assessore allo Sviluppo Economico Turistico e Marketing Territoriale di Genova Laura Gaggero ha spiegato: “Proposte incisive e all’avanguardia, adattamento delle azioni alle situazioni contingenti e sinergie con gli operatori del territorio: questo è ciò che ritengo debba essere messo in campo in questo momento. Ed è anche il motivo per cui, anche in questa circostanza, ho voluto coinvolgere aeroporto e porto che a Genova sono i principali punti di arrivo e di partenza dei turisti”. Carlo Fidanza, membro della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo ha aggiunto: “Avremmo voluto che una parte consistente del Recovery Fund a livello europeo fosse destinata a sostenere il turismo, fortemente colpito dalla pandemia, ma purtroppo non è stato così. Anche per questo, le iniziative di collaborazione tra città di diversi Paesi europei possono essere molto utili per rilanciare il settore”.

Il progetto Tourism Friendly Cities, guidato da Genova, coinvolge anche Braga (Portogallo), Utrecht (Olanda), Cáceres (Spagna), Dubrovnik (Croazia), Dún Laoghaire (Irlanda), Venezia (Italia), Rovaniemi (Finlandia), Druskininkai (Lituania) e Cracovia (Polonia).

 

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