#Focus – Turismo della natura. Il Forest Bathing in Valdantena, sul Monte Amiata o nelle foreste casentinesi

Il verde e il paesaggio di un bosco fanno bene e richiamano forme di turismo naturalistico. Veri e propri itinerari in grado di fornire una sorta di nutrimento interiore e di produrre un senso di benessere all’organismo, favorendo una sorta di rilassamento muscolare e nervoso. Insomma, abbracciare un albero è decisamente un atto salutare: in Australia, nel Nord dell’Europa e in Oriente sono diffuse discipline vere e proprie come il Forest Bathing o il Tree Hugging che costituiscono nuove forme di connessione con la natura. La frequentazione di boschi, parchi e giardini attiva in qualche modo una risposta positiva del nostro organismo, riducendone i livelli di stress e proiettandoci in un grande senso di pace e tranquillità.

Il Forest Bathing è una pratica nata in Giappone col nome di Shinrin Yoku ed è molto diffusa in alcuni Paesi dell’Estremo Oriente, anche come medicina preventiva. Non sono pochi gli studi scientifici, condotti proprio in Giappone e Corea del Sud, che hanno portato in evidenza come alcune sostanze volatili, componenti degli oli essenziali prodotti da diverse specie di alberi, se inalate in modo prolungato e adeguato possano produrre effetti positivi. Che vanno proprio dalla riduzione dello stress e della pressione sanguigna all’innalzamento del sistema immunitario.

Nel Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, sull’Appennino tosco-romagnolo, è attivo il progetto La Via delle Foreste, percorsi e ritiri che permettono di sperimentare il risveglio dei sensi attraverso il contatto con la natura, l’alimentazione, il movimento e la meditazione. Una vera e propria immersione nel verde che richiama appassionati da tutta Italia, sportivi e camminatori che partono alla scoperta della foresta di giorno e di notte, sperimentando sotto controllo medico gli effetti terapeutici degli alberi. Nutrizione, movimento consapevole e ricerca interiore sono le altre leve di questa pratica articolata anche in programmi di attività sensoriali come l’ascolto degli elementi naturali, la composizione floreale e la conoscenza degli oli essenziali.

Per trarre maggior beneficio dal Forest Bathing occorre, però, fare passeggiate di almeno 3-4 ore, alternando il cammino al riposo. E un altro territorio toscano dove è possibile compiere questo tipo di immersioni nella natura è quello percorso dai sentieri del Monte Amiata che dai rifugi conducono fino alla vetta offrendo, in più, il godimento di un panorama unico. Senza dimenticare la Valdantena che da Pontremoli, in Lunigiana, apre a boschi incontaminati di castagni e faggi attraversati da una fitta trama di sentieri e di corsi d’acqua con la possibilità di organizzare molteplici itinerari specifici per questa disciplina.

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